Gimmi Ilpedolfilo uscí¬ di casa
ma quel mattino faceva brutto.
Nuvole basse, uno di quei giorni
nei quali credi di aver visto tutto
Gimmi Ilpedofilo fece le scale
gente arrabbiata, lo guardava storto
dietro lo specchio degli occhiali da sole
Forse forse sarí tardi tardi.
Si sentí¬ perso e gli mancò il fiato.
Lungo l'asfalto escrementi di cane.
Sguardi pesanti d'odio tutto intorno.
Gimmi pensò: "Vada come vada"
e tornò a casa; ma vennero anche quelli,
i genitori col bastone in mano.
"Gimmi il pedofilo sei un uomo morto,
Gimmi il pedofilo noi ti ammazziamo
Gimmi se la vede pessima.
"Aspettate, questo è un equivoco!"
ci provò Gimmi a discolparsi,
ma gli tapparono la bocca, e sangue,
poi bastonate, sputi, pugni e calci.
Giustizia è fatta, pensò la gente,
ma in verití non era stato giusto,
perché OK, sí¬, Gimmi il pedofilo,
ma Ilpedofilo era il cognome.
Oh no, they thought he was a paedophile
but it's just his family name,
since the eighteenth century.
Never had problems before!
It's not his job, just his name;
Gimmi Ilpedofilo è morto innocente,
vittima solo del proprio cognome.
E ora, dall'alto del paradiso,
ci guarda col suo sorriso buono
in compagnia dei suoi nuovi amici
che gií subirono la stessa sorte:
Fabio Uxoricidi, Roberto Ammazzaneonati,
ma soprattutto Fabiana Inculamorti.
Oh poor Fabiana Inculamorti,
another innocent victim in this stupid misunderstanding.
She was not a necrophiliac, she was just a, just a girl.
Another innocent pawn in this cruel game of life.
E la morale di questa storia
è che la fretta ti consiglia male.
Quanti altri ancora dovranno morire
per un errore di valutazione?
Quante le vedove che piangeranno,
o i padri che non vedranno tornare
quei figli ai quali hanno dato un cognome