Un Uomo Venuto Da Lontano

Amedeo Minghi
Un Uomo venuto da molto lontano.
Negli occhi il ricordo
dei campi di grano.
Il vento di Auschwitz portava nel cuore,
e intanto Scriveva poesie d'amore.
Amore, che nasce dal cuore dell'uomo,
per ogni altro uomo.
Un Uomo venuto da molto lontano.
Stringeva il dolore
ed un libro nella mano.
Qualcuno ha sparato
ed io quel giorno ho pianto:
ma tutto il mondo Gli è rimasto accanto.
Quel giorno, il mondo ha ritrovato il cuore,
la verití  non muore.
UN UOMO CHE PARTE VESTITO DI BIANCO.
PER MILLE PAESI NON SEMBRA MAI STANCO
MA DENTRO I SUOI OCCHI UN DOLORE PROFONDO:
VEDERE IL CAMMINO DIVERSO DEL MONDO,
LA GUERRA E LA GENTE CHE CAMBIA IL SUO CUORE.
LA VERITí  CHE MUORE.
(CORO) "Ví , dolce Grande Uomo ví ,
ví  parla della Libertí ."
Ví  dove guerra , fame
e povertí  hanno ucciso anche la dignití .
Ví  e ricorda a questo cuore mio...
(CORO) "Ví  e ricorda a questo cuore mio..."
..Che Caino sono pure io.
Dall'Est è arrivato il primo squillo di tromba:
il mondo si ferma,
c'è qualcosa che cambia!
Un popolo grida:
"Noi vogliamo DIO,
la libertí  è solo un dono Suo"
Tu apri le braccia e
incoraggi i Figli ad essere Fratelli.
(CORO) "Ví , dolce Grande Uomo ví ..
Ví , parla della Libertí ."
Ví , dove l'uomo ha per sorella
solo lebbra e mosche sulle labbra.
Ví ,e ricorda a questo cuore mio,
(Coro) "Ví  e ricorda a questo cuore mio..."
...Che Caino sono pure io....
...Che Caino sono pure io....